T come Tasse, non certo come Tagli
Allucinante, quanto si parla di tasse e mai di tagli alla
spesa pubblica. Si tengono davvero
tutti per mano in parlamento, per produrre questo fiume di nuove gabelle a
carico del cittadino, sotto forma di “Salva Roma”, di “Mille Proroghe” – già il nome è pieno di
significato. L’inventiva in questo
campo è oltre ogni aspettativa. Passeranno
alla storia come gabellotti – ben pasciuti e del tutto indifferenti alla sorte
del popolino. Dice Letta che ci
sarà il panettone anche nel Natale del 2014. Forse. Sicuro
che ci sarà tanto veleno di qui a lì.
Sicuro che avremo ancora sul groppone questa classe politica
parassitaria, con l’immenso codazzo della sua clientela. E’ come il virus dell’influenza, capace
di mutare quanto basta per sopravvivere senza uccidere le vittime designate., o
almeno lo credono. Ma forse
è troppo tardi . Le vittime sono
già allo stremo. Finisce che
morend, ammazzeranno anche il
virus. Ma era proprio impossibile
evitare questo?
L’avevo scritto a
dicembre, questo pezzo, non so se l’ho postato.
Questo segue con il
titolo
Renzi attento!
Monti è passato, Letta anche e non vedrà il panettone. Se
non stai attento, non lo vedrai neanche tu. Noi, men che meno.
La verità è una:
o si taglia la spesa pubblica per
ristabilire i conti, o si esce dall’Euro per tornare all’antico e collaudato
sistema della svalutazione per far ripartire il Paese. Con una tassazione sempre più selvaggia,
si accontenta la UE, ma il Paese muore.
Dicono che quei poveretti che lavorano nel pubblico – e che,
a differenza dei dipendenti privati , non possono essere licenziati – tengono
famiglia. E gli altri, tutti quelli che non fanno
parte del pubblico? Aumentano il
PIL anche loro, ma con il proprio lavoro. Producono ricchezza vera, non servizi
inesistenti. Nessun autista degli
autobus romani, nessun bidello (nel mio paesino, ce ne sono sei nella scuola
elementare, sessant’anni fa ce n’era uno solo nella stessa scuola, assai più
popolata), nessun portantino, nessun usciere del parlamento o dei ministeri, nessun vigile urbano e – andiamo avanti
– nessun PM, nessuno dei tanti consulenti statali/regionali/municipali dalla
paga d’oro accetterebbe il lavoro - troppo faticoso - che fanno gli artigiani, o i dipendenti dell’industria e dell’agricoltura
o i commercianti, o i pescatori, o i ristoratori …. Tengono famiglia anche questi e rischiano oggi la disoccupazione, giacché la tendenza in questo Paese è
di tagliare la testa all’idra imprenditoriale. L’obbiettivo sembra davvero la distruzione dell’attività produttiva con una
tassazione sempre più di vorace; con leggi sul lavoro incomprensibili giacché restringono la disponibilità di
posti; con una burocrazia asfissiante a dire poco, la quale risponde a dei
reg/ddl/norme, legge n…. confusi, insensati, velleitari, che piovono dalla UE,
dallo Stato nazionale, dalle Regioni, dai Comuni e via dicendo, sempre più rigidi a ogni gradino. Con relative sanzioni per chi trasgredisce,
disubbidisce o non riesce a pagare.
Negozi, ristoranti, aziende agricole e
artigiane chiudono ogni giorno, le industrie scappano, i giovani pure. Chi
resta non spende, non compra, non
consuma neanche beni essenziale.
Il cerchio si chiude.
Ci stanno riuscendo:
fra poco l’Italia sarà un grande prato verde, magarì con le margherite,
dove potremo, in mancanza d’altro, pascolare insieme alle mucche e alle
pecore.
Renzi, mi senti? Non è più tempo di ruzzare e neanche di proclami. E’ tempo di fare, fare, fare, punto.
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