Fuori
Fuori da ogni interesse politico
- Berlusconi: troppa leggerezza nel trattare una materia pesante come la gestione di un paese democratico (pieno zeppo di problemi)
- Fini: maestro di opportunismo. Quando la nave cola a picco...
- Di Pietro: ha impostato la sua manifestazione al “contro Berlusconi”, non certo alle necessarie riforme. Del liberalismo non conosce l’ABC, del potere sì, possibilmente a colpi di "pedate nel sedere" dei nemici, promette bene
- Bersani: ha detto di stare “molto bene” con Di Pietro. Segno che anche a lui non importa molto né del liberalismo né delle riforme
- Casini: vuole fare quello che sta sopra le parti, quando si tratta della sua sopravvivenza
- D’Alema: non esiste più. Troppo furbo, troppo cauto. Non prende rischi, forse perché non crede a niente
- La Lega: funziona bene ma rappresenta la disgregazione di questa “realtà meramente geografica” – diceva Metternich – che è sempre più l’Italia.
Chi resta? Per chi votare nelle prossime elezioni?
Boh…
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