Non sempre c’entra l’imponderabile
Sarebbe troppo comodo
spiegare tutto così. In Siria, le
cose si spiegano diversamente.
Si spiegano per la selvaggia volontà di potere del Regime. E’ da tanto che osservo con smarrimento
la situazione siriana, al punto di non trovare i pensieri per pensarla e le
parole per commentarla. Capisco le
ragioni geopolitiche della Russia e della Cina, e anche dell’Onu e dei paesi occidentali.
ma c’è anche un punto di non ritorno da valutare. Ed è valutabile nel numero insostenibile di torturati e di
morti, da quando è cominciata la rivolta siriana. C’è un punto in cui si deve dire basta. Come fermare questa strage, non lo
so. Giustamente, in Occidente, non
si vuole un altro intervento militare costoso e dagli esiti dubbi. Ma quale altra soluzione a questo punto, se la Russia e la
Cina continuano a sostenere un regime genocida e a prolungarne la vita a
dispetto di ogni regola di convivenza?
Hitler non sarebbe stato sconfitto se l’Inghilterra non avesse preso il
toro per le corna. La Siria ha il
più importante tesoretto di armi
chimiche esistente oggi. E’ un
autentico pericolo per la propria popolazione, per il Medio Oriente e per via
di conseguenza per il mondo. Ci
vogliamo pensare.
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