Ve lo dicevo io che, se non cambiano gli atteggiamenti di fondo che hanno caratterizzato
gli ultimi venti anni di politica, qualsiasi nuovo governo sarà destinato al
fallimento, e gli sforzi del Presidente della Repubblica a ricreare unità nel
Paese saranno stati invano.
Sta succedendo.
Sotto l’apparente concordia da Grande Coalizione, vi è un vulcano in ebollizione. L’indice visibile ne è l’inopportuno
ritorno in campo della magistratura contro Berlusconi. La magistratura avrà tutte le ragioni,
ma ha anche tutto il tempo che vuole per colpirlo, almeno che il suo intento
non sia sbarazzarsi dell’uomo politico. Con grande cecità, tralascia il fatto che il Paese ha bisogno
di riprendere a vivere. Non serve
distruggere Berlusconi adesso, anche perché rappresenta una grossa fetta dell’elettorato. La sua definitiva disfatta non farà
risorgere l PD, devastato dai propri errori e contraddizioni. Servirà solo a riaccendere il “tutti
contro tutti” - già sta accadendo - con conseguenze
poco prevedibili.
Enrico Letta appare già in trappola. Ha parzialmente ceduto sull’IMU, forse
la mossa più conveniente perché il gettito di quest’imposta non è immenso e se
ne può fare a meno. Cederà anche su cose più importanti?
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