Infatti, questa elezione
presidenziale è un tornante storico.
Trent’anni dopo la caduta del comunismo , Il PD, cioè il post-comunismo,
scompare, insieme a tutte le sue incertezze, debolezze, contraddizioni e ferree convinzioni.
Molti, come me, auspicavano questo momento, ma non in questi termini. Cioè, non per mano di una “rivoluzione
senza ghigliottina” che ha già fatto scempio di tre partiti – meritatamente –
FLI, UDC e IV. Resta il PdL. Berlusconi è un combattente tosto ma è
vulnerabile. Grillo per parte sua è furbo e molto motivato da questi successi
che confermano la sua vocazione di Padre Eterno. Chissà che non abbia la meglio anche sul PdL.
C’è da temere che,
sgombrato il campo dai vecchi partiti, restiamo con un Partito Unico le cui
regole democratiche sono tutte da dimostrare. Per adesso Grillo ha lavorato on-line su minuscole entità e
su una minoranza di individui spogliati del proprio diritto di critica e di
scelta. E quindi in modo non
significativo in senso democratico. Ma l’operazione condotta da Grillo lascia sul
campo 50% dell’elettorato italiano
senza difese, senza bussola e senza voce.
E non dà alcuna garanzia per la governabilità futura.
C’è di più. Ora pare che Napolitano rientri in
campo, premettendo alla sua
candidatura la formazione di un governo di grande coalizione. Ben venga, in questo caos, sempre che
funzioni. Questo nuovo fatto di
per sé, insieme al ruolo di rilievo politico che Napolitano ha svolto negli ultimi mesi,
fa pensare a una evoluzione di fatto verso una Repubblica Presidenziale. Una novità che cambia la faccia costituzionale di questo
Paese, in senso positivo, almeno fintanto che rimane Napolitano a
controllare il bazaar, e forse anche in seguito.
Siamo dunque di
fronte a due elementi di sostanziale novità:
il Partito Unico di Grillo e la nascitura Repubblica Presidenziale. E dopo?
L’Italia è sempre stata un laboratorio
politico, e tuttavia rare volte sono cambiati gli atteggiamenti
individuali. Ragione per la quale
siamo arrivati a questo punto. Stiamo a vedere che direzione prenderà adesso.
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