Fuori tutti coloro che contestano il
Verbo del Grande Riformatore Grillo, il quale si è rotto i coglioni di tutti
questi discorsi sulla democrazia.
Non è che lui si smentisca, né smentisca il ricordo di un altro che si
rompeva coglioni facilmente, tanti anni fa e lo ha dimostrato per vent'anni
disatrosi. Persino lo stile, scambiato per carisma, è lo stesso: enfatico, ridicolo e micidiale.
Non c’è da sbagliarsi: la volontà di chiudere il becco agli
scomodi nasce da una volontà di egemonia indiscutibile, una volontà di potere
sugli altri, fino a togliere loro la possibilità di scelta e di
espressione. Qualcuno ci sarà
ancora, e forse più ancora nel caos di oggi, a nutrire la nostalgia del
Ventennio, pensando che non ci sia altra soluzione. Nella provincia profonda in cui vivo, abituata a una
intrinseco conformismo dopo molti anni di governo di sinistra. Conformismo per conformismo...E non trovando sbocco, potrebbe fare vincere il movimento 5S. Ma, tutto
sommato, ho l’impressione che stia crescendo un grande senso di delusione,
confermato ieri sera anche dai sondaggi nazionali di TG7. Sarà bene che ci pensi il Grande
Riformatore e faccia una seria riflessione. Niente è sicuro neanche per lui. Forse la gente ci tiene più del previsto alla propria indipendenza di giudizio.
A fare il Padre Eterno è rischioso
anche nella veste di Grande Riformatore, il quale è pur sempre un misero essere
umano. Qualcuno, fra dieci o
venti o cinquant’anni, farà l’esegesi del Verbo del Grande Riformatore. Vedremo allora quale è il giudizio della
Storia. Non aspettiamo quei
risultati. Meglio non lasciarci invaghire, meglio pensare alle conseguenze.
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