Né la discesa in
campo di Mario Monti, una grande delusione. Con i battibecchi con Berlusconi è sceso ( non "salito" in politica) allo stesso livello
delle risse del periodo precedente.
Oggi, sembra inevitabile la sua intesa con il PD, compreso Vendola. Roba dell’altro modo. Credo che a questo punto Monti non
possa ritornare alla Ue, né tantomeno pretendere alla candidatura al
Colle. Difficilmente otterrà la
maggioranza alla Camera con la sua alleanza con Fini (e dove è andata a finire
il rigore sulle candidature non inquinate?) e con Casini. Potrà forse ritornare
alla Bocconi, ma chissà: con un
profilo molto ridotto. Monti mi
premeva. Non più. L’ambizione e la vanità sono le stesse che
riscontriamo da sempre. Nella
prima e nella seconda Repubblica, a scapito dell’interesse del Paese. Il suo rigore (molto discutibile, ai
fatti) e la sua eleganza anglosassone sono andati sprecati, ai danni degli
Italiani.
Né la discesa
in campo di Berlusconi: assurda, se non in campo elettorale e dei sondaggi, ma chi se ne frega a
questo punto. Faccia vecchia, la sua,
che avvalora altre facce vecchie, quelle di chi vuole ricandidare. Chi ci crede più? Il passato pesa.
Né il PD, disposto a rimettere insieme l’armata Brancaleone
di sempre, pur di governare. E
come farà mai?
Ingroia: un
magistrato insieme ad altri magistrati (DeMagistris, Di Pietro) che rappresenta un deriva molto
pericolosa. Come fa un magistrato
come lui non imparziale in magistratura ad esserlo nelle vicende disastrate del
Paese?
Grillo, non ne parliamo.
Follie. Gli
Italiani sono molto pazienti. Ma sfido
che possano capirci qualcosa in questo casino, a qualsiasi parte o arte appartengano.
Io non capisco più dove sta la democrazia e il buon governo
a questo punto. Non saprei proprio
per chi votare nelle prossime elezioni, e mi preme votare, è un mio diritto.
E non credo di essere l’unica. Disperazione pura.
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