E’ quella che si sta
attuando nei confronti di Berlusconi.
Dopo essere stato giudicato da un certo Esposito che aveva giurato di perderlo,
che lo ha confermato agli amici e eseguito in Cassazione, oggi Berlusconi si
vede negare ogni garanzia legittima e viene caricato di pregiudizi da parte
della commissione che gli deve togliere il seggio in Parlamento. Ultima mossa dei suoi avversari - non so bene sotto quale forma, proposta
di legge o qualche altro dispositivo dall’attuazione possibilmente immediata
- che toglie il diritto a chi
frodato di fisco di finanziare i partiti politici. Legge ad personam si potrebbe dire, la persona essendo
Berlusconi, in questo caso. C’è
molto d’iniquo, d’illegale e, direi, di disumano in questo accanimento multiforme
contro l’avversario e, trattandosi di un avversario politico, anche di molto
anti-democratico.
Premetto, e l’ho fatto
altre volte, che non ho alcuna simpatia per Berlusconi per l’aura di
ridicolaggine e di leggerezza che
circonda da sempre il suo personaggio. Non voglio entrare neanche nelle specifiche del giudizio di
Esposito, semplicemente perché non me ne intendo. Detto questo, contesto il personaggio Esposito di per sé,
perché si è comportato in modo privo della necessaria discrezione che imponeva
il suo incarico. Di sicuro,
contesto la rigidità del PD – debole e incapace di darsi una forma ragionevole
senza la presenza di Berlusconi sul suo orizzonte politico. Non parliamo del movimento 5 stelle che
è un’aberrazione, un ibrido di autoritarismo fascista e autoritarismo
comunista. Bisognava essere Grillo
per inventarlo.
Mi attengo ai richiami di
Violante – che ho avversato a lungo per la sua inflessibilità da comunista,
quando era magistrato. Mi
sono ricreduta, leggendo i suoi scritti più recenti che dimostrano un
equilibrio notevole. Ha capito che la realtà impone realismo. E realismo impone la giusta
applicazione della legge – la legge uguale per tutti, proprio così, ma non la
legge traviata delle parti, delle tribù, dalle cosche e dalle consorterie.
Violante ha raggiunto la saggezza dell’età. Da giorni, da settimane, continua a dire che anche
Berlusconi ha diritto di difendersi. Per questo, Violante si è fatto aggredire al
festa del PD e ne ha visibilmente sofferto. Speriamo non torni indietro.
Berlusconi dovrebbe
ritirarsi in buon ordine, per il bene suo e degli Italiani. Di tutto questo, però, c’è da trarre
una lezione. Gli italiani tutti
stanno perdendo dei diritti fondamentali in questa vicenda, come ieri gli
americani sotto l’imperio anti-terroristico di Bush. Stiamo perdendo il diritto di essere giudicato con
imparzialità, con equità, con senso di misura. E’ vero che Berlusconi è uno solo, ma con la sua vicenda si
sta creando un precedente pericoloso per la vita dei singoli e della
democrazia.
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