L’altra opinione
Sono stata avventata? Non ho riflettuto abbastanza? Ho
lasciato parlare il cuore e non la testa?
Può darsi. Ci sono anche
altre opinioni riguardo al nucleare, in Giappone e altrove ed è giusto
parlarne.
1)
il Giappone
non può vivere senza energia nucleare, pena la morte economica
2)
il gioco
dell’imponderabile vale per molte altre cose e l’uomo, se non prende rischi,
non va da nessuna parte. Esempi: le dighe (il Vajont). L’auto e gli
aerei: quante vittime all’anno,
ovunque si guardi? La ricerca sul
cancro: quanti errori che all’inizio sembravano soluzioni e si sono rivelate
parziali – dall’interferone, alle interleukine, alle ricerche attuali sulla T
cell, che finiscono spesso in un vicolo cieco. La perfezione non esiste. C’è sempre qualcosa che non sappiamo. La scienza e la tecnologia sono, per
definizione, sperimentali. Ma non se ne può fermare i cammino. Le cavie pagano il prezzo, ma è il
prezzo da pagare per ogni piccolo progresso. La scienza e la tecnologia sono il progresso, a differenza
di altre attività umane come la guerra.
Tutte cose vere e
razionali, lo riconosco e faccio il mea culpa. Però le immagini della bomba nucleare in Giappone mi sono
rimaste come scolpite in mente, così come Tchernobyl e Fukushima. A questo punto, ascolto e annuisco, ma
non so più quale sia la cosa giusta, né se esiste la cosa giusta e perché non
debba esistere. Ci devo ancora
riflettere.
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