domenica 28 novembre 2010

Propensione al caos

 Rappresentazione grafica del caos: si chiama “attrattore strano”.



Non sono né scandalizzata né entusiasta per le rivelazioni che Julian Assange manda a raffica sul web.  Queste sono la materia viva di cui è fatta la Storia da quando esiste:  guerre, torture, dominazione, sfruttamento.   Un tessuto di tragedie che non si smentisce mai.  Niente di nuovo sotto il sole e non c’è bisogno di WikiL. per essere contrari. L’uomo vi ha posto rimedio solo in modo imperfetto e parziale, nel tempo e nello spazio, a causa della sua stessa natura (forse più oggi che in passato, comunque). Ed è qui che si è in diritto di contestare gli obiettivi e le intenzioni di Wikileaks:
1)    Imporre l’etica:  l’etica può essere vissuta solo sul piano personale.  L’etica della collettività non è che la somma imperfetta e parziale dell’etica dei singoli che la compongono.  Non esiste di per sé, se non qualche volta in via di principio – la Dichiarazione dei diritti dell’uomo, la costituzione americana – ed è già qualcosa, anche se non molto sul piano pratico.  Già verificato.
2)    Imporre la verità: unica e assoluta, la verità non esiste, o forse esiste solo nelle religioni ma allora si è manifestata assai di rado e con poca efficacia nelle vicende umane.  Esistono tante verità imperfette e parziali, spesso in conflitto tra loro, non per questo meno veritiere e utili.  Almeno quelle.
3)   L’oggettività e le buone intenzioni:  capisco la sfida che si è data Wikileaks e capisco che colpisca tutte le regione del pianeta, in apparenza senza distinzione.  WikiL appare come uno Zeus armato di fulmini.  Ma questo non è un certificato d’innocenza,  per un fatto molto semplice:  WikiL ha acquisito con il tempo un potere enorme che difficilmente controlla e che può spostarsi da una parte all’altra, secondo l’uso che ne viene fatto. (Ricordate la Forza, in Star Wars?).  Un potere senza bussola, manipolabile per definizione, in una miriade di modi. La manipolazione significa l’inizio dell’iniquità.  E qui finiscono l’oggettività e le buone intenzioni.
     
 Conclusioni? 

Spetta solo agli individui sviluppare un’etica personale , cioè delle regole di convivenza trasparenti e anche concrete.  
Spetta solo agli individui non lasciarsi dettare la verità dal conformismo ambiente, ma sviluppare senso critico verso il potere, qualunque esso sia.
In sostanza, dipende dall’individuo la cultura in cui vuole vivere, in cui farà massa critica con tante volontà simili alla sua.   Dipende dall’individuo essere padrone del proprio destino, delle proprie idee e delle proprie azioni, non il fatto di appartenere ad una generica "pubblica opinione" . Dall’alto non piove nulla, neanche con WikiL.  WikiL è solo uno strumento, fra i tanti dei tempi nostri, attraente ma non per questo accettabile per definizione.  Anzi, come molti altri mezzi tecnologici in apparenza neutri a nostra disposizione, ha in sé una potenza temibile.  Roba da invertire i poli magnetici  della Terra, provocando tsunami, terremoti e eruzioni vulcaniche a livello individuale e globale, incoraggiando una propensione al caos già fortemente presente nel mondo odierno. Più che mai, sarebbe bene mettere da parte le infatuazioni adolescenziali e usare la testa.   E soprattutto non smettere di usarla. 

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