Pronto?  C’è qualcuno?  Qualcuno che possa prendere decisioni
in questo Paese? 
Sentivo, stamattina
presto, il dibattito di diversi giornalisti a proposito della legge elettorale,
della mancata sentenza in materia da parte della Corte costituzionale che si
era espressa in modo informale tempo fa, senza però arrivare a conclusioni
definitive.  Secondo qualcuno di
questi giornalisti, la Corte costituzionale toglierà lo sbarramento e finiamo
nel proporzionale. Punto e a capo. 
Un altro  dice che Enrico
Letta era partito in quarto sull’argomento, ma che ora ha rallentato l’andazzo
e si chiede perché.  Un altro
ancora dice che Renzi, a dispetto della sua dichiarata propensione per il
maggioritario alla francese, sta mettendo i bastoni fra le ruote di Letta che è
pure del suo stesso partito, e questo per una sua volontà di potere
personale.  Poi c’è Grillo che
inveisce e insulta tutti, ivi compresi i suoi prescelti di ieri, e impedisce ai
suoi in parlamento di prendere parte al normale svolgimento dei lavori.
C’era molto da sperare con
Letta.  E’ giovane ed è persona
intelligente.  Capisce i problemi
perché ci ha riflettuto sopra seriamente, non parla a vanvera ed è capace di
decidere in modo equilibrato.  Ma
sin da ora, sin dall’inizio del suo governo si può dire, ha avuto le mani
legate.  Oggi è praticamente paralizzato.  Lo osteggiano a ogni passo .  In modo meno rissoso, più garbato, ma
ugualmente micidiale.  Non
succederà nulla.  Torneremo a
votare a ottobre, con il porcellum o il proporzionale che sia, certamente con
un’astensione ancora  più elevata. Una
nuova elezione non può cambiare la brutta cultura e le brutte abitudini della
nostra classe politica.  Semmai
peggiorerà la qualità democratica del nostro sistema.
E  dunque, ogni decisione su qualunque
materia è rimandata ancora una volta, mentre il Paese deperisce e rischia di
finire nel caos.  Ci siamo vicini.
 
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