sabato 17 gennaio 2015

Il ministro in difficoltà

Il ministro degli affari esteri dà l’idea di una persona troppo seria per navigare con disinvoltura.  Appare gravemente a disagio nel rispondere alle domande sul riscatto versato a ISIS per la liberazione delle due ragazze italiane, durante il programma della Gruber.  Cerca le parole con cura sofferta per non rivelare nulla di ciò che sa, e cade palesemente nell’ambiguità. 

“Abbiamo fatto ciò che tutti i governi hanno fatto in passato”.  Che vuol dire?
Può voler dire una cosa e il suo contrario.  La prima ipotesi:  il governo non ha pagato nulla allora dobbiamo tutti chiedere scusa a Renzi e al suo ministro e lo faremmo più che volentieri, fossimo sicuri che è vero.  Seconda ipotesi:  il governo ha pagato il riscatto (qualunque esso sia), per via diretta o indiretta, e allora ha avuto torto, a tradito il Paese e gli italiani.


Una domanda lecita: come mai l’ISIS che ha la decapitazione facile, non l’ha praticata sulle due volontarie? E meno male, ma una ragione ci dev'essere.

Nessun commento:

Posta un commento