giovedì 5 settembre 2013

problematico G20




Almeno per quanto riguarda la Siria, sarà problematico questo G20.  Obama ha avuto il consenso del Congresso e ha vinto una mezza battaglia che, a dire di molti, si trasformerà presto in totale disfatta.  David Cameron ha perso la sua battaglia nel parlamento inglese e non parteciperà al castigo militare di Assad e forse sarà per il meglio.  François Hollande, il più agguerrito assertore dell’intervento in Siria,  aspetta a vedere se il parlamento francese lo farà intervenire, ma sembra proprio di no o, al meglio, di nì, poca roba insomma, per lui personalmente, uno schiaffo.  Putin, ieri totalmente contrario a ogni ipotesi di attacco aereo sulla Siria, oggi più malleabile, mentre si prepara al G20 dove sarà difficile sostenere l’uso di armi chimiche da parte del governo siriano.
E l’ONU?  Maestra di saggezza, pare, e di prudenza.  Anche maestra  d’ ignavia ormai abituale, in gran parte dovuta alla preponderanza di nazioni asiatiche/africane che sospettano dell’Occidente e delle sue motivazioni. Comunque l’ONU non partecipa al G20 e quindi può tenere le sue carte strette ancora per un po’ di tempo.  Non è improbabile che, alla fine, dia ragione a Assad contro i ribelli che si trasformeranno tutti in esponenti di Al Qaeda, poveri loro.
In verità, nessuno sa su quale piede danzare. Attaccare o ammonire o porre embarghi?  Boh… Nessuno sa come evitare errori irreparabili e questo fa la forza di Assad, come avant’ieri di Hitler. 

Al G20, si parlerà solo di questo.  Assad avrà la prima pagina, in ultima pagina tutti gli altri problema del pianeta.  Assad avrà vinto per davvero...

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