venerdì 18 dicembre 2009

Mossadeq

Senza ergersi a giudice, Stefano Beltrame racconta un personaggio ancora oggi difficile da decifrare, Mohamad Mossadeq. E' l'occasione di farci rivisitare la storia appassionante e significativa di un Paese, l'Iran, che ha pagato un prezzo alto per la benedizione/maledizione del petrolio del suo sottosuolo. Non colonia vera e propria, quasi colonia, spesso occupato, mai veramente libero di autodeterminarsi perchè sempre al centro del "Grande Gioco" condotto da altri, l'Iran di oggi si spiega con l'Iran di ieri, di cui Mossadeq è stato un grande protagonista, grande per visione certo, ma anche per velleità di potere. Difficile dire quale delle due cose prevalesse in lui, difficile quindi un giudizio storico del suo operato anche a sessant'anni di distanza. Un'occasione perduta che il Paese continua a scontare nella sua tormentata storia odierna.

2 commenti:

  1. Per un italiano che lo vista, l'Iran e` una scoperta. La scoperta che - nonostante quello che si potrebbe pensare - tra i due popoli c'e` una evidente affinita`. La scoperta che larga parte di quanto di positivo si attribuisce alla cultura islamica e` di origine persiana. La scoperta che in epoca antica Oriente ed Occidente erano piu` vicini di quel che sembra e che in Persia un italiano scopre anche molte sue radici.
    Per chi non ha vissuto in Persia queste cose sono difficili da spiegare, ma questo libro di Stefano Beltrame su Mossadeq - forse il primo in italiano - aiuta a capire ( e ad amare) la Persia.

    La vicenda di Mossadeq porta ad un'altra scoperta: a ben vedere, la storia italiana e quella persiana del XX secolo - pur essendo chiaramente molto diverse- hanno molti piu` punti in comune di quello che si potrebbe pensare.

    In Italia come in Persia negli anni '20 il "pericolo rosso" porta all'affermazione di regimi autoritari. Questi regimi autoritari cadono con la seconda guerra mondiale che porta all'occupazione alleata di entrambi i Paesi. Durante la guerra, la presenza americana e lo spirito di collaborazione tra alleati concordato alla Conferenza di Teheran del 1943 permette una fioritura democratica. I comunisti entrano in Parlamento ed al Governo in entrambi i Paesi. La guerra fredda porta fortissime tensioni sia in Persia (crisi dell'Azerbaijan) che in Italia (crisi di Trieste) ed alla fine le sinistre sono espulse dal Governo in entrambi i Paesi. In Iran Mossadeq nazionalizza il petrolio e ne segue una crisi gravissima. In Italia le nazionalizzazioni le fa il primo governo di centro-sinistra, con esiti ben diversi. Segue una fase di boom economico - in Italia e` il tempo della dolce vita, in Persia e` l'epoca della Principessa Soraya -. Negli anni '70 c'e` crisi economica, tensione, proteste politiche, terrorismo e strategia della tensione ecc.. ed il resto e` noto.

    La storia della Persia ci permette quindi di rileggere la storia italiana allo specchio.

    T.

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  2. Grazie Talismano. Il tuo commento è articolato, fa riflettere. In effetti, le analogie che rilevi sono sorprendenti. Speriamo che non vadano oltre. L'Iran è destinato a un prossimo futuro difficile. Il resto deve ancora venire e fa paura.

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